L’ISPRA fa parte del sistema nazionale di allerta per i maremoti indotti da sisma (SiAM), istituito con la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 febbraio 2017. Il SiAM è promosso e coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile (DPC) e coinvolge anche l’Istituto di geofisica e vulcanologia (INGV).
L’ISPRA ha il compito di fornire in tempo reale i dati di livello marino rilevati dalla rete mareografica al Centro per l’Allerta Tsunami (CAT) dell’INGV, che verifica la possibilità che un determinato evento sismico con epicentro nel mare, o in prossimità di aree costiere, possa generare un maremoto, stimando i tempi di arrivo delle onde e i tratti costieri potenzialmente interessati. L’INGV si avvale della collaborazione dell’ISPRA per la conferma di un possibile maremoto e provvede ad informare rapidamente il DPC che detiene la responsabilità di lanciare l’allerta su tutto il territorio nazionale, mobilitando tutte le componenti del sistema di protezione civile e i suoi corpi operativi.
Il SiAM svolge le sue funzioni tenendo conto dei principi stabiliti dal Gruppo di Coordinamento Intergovernativo (ICG) della Commissione Oceanografica Intergovernativa (IOC) dell’UNESCO per la creazione di un sistema di allerta tsunami per la regione del mare Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico nordorientale NEAMTWS, al fine di favorire la cooperazione internazionale tra i paesi membri e la condivisione di informazioni e buone pratiche.
All’interno del gruppo di coordinamento IOC/ICG/NEAMTWS, l’Italia è il primo paese ad aver prodotto le mappe di inondazione da maremoto per l’intero perimetro costiero nazionale, e definito le zone di allerta per i due livelli di allerta arancione e rosso, per le due regioni maggiormente suscettibili di essere colpite da un simile evento: la Sicilia e la Calabria. Le mappe realizzate dal Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia dell’ISPRA, con la collaborazione dell’INGV e del DPC rappresentano un utile strumento per l’analisi dell’impatto a terra di potenziali eventi di maremoto e nella definizione delle aree di evacuazione.
Il 10 ottobre 2018 è stato rinnovato l’accordo di collaborazione tra l’ISPRA e il JRC della Commissione europea per la prevenzione e la mitigazione del rischio da maremoto nel mar Mediterraneo. L’accordo, che ha una durata di 5 anni, riguarda l’istallazione congiunta di strumenti in grado di misurare l’innalzamento del livello del mare nel bacino del Mediterraneo a seguito di un evento sismico, la condivisione dei dati rilevati dalla rete mareografica dell’ISPRA, lo sviluppo e la sperimentazione di nuove boe dotate di sistema GPS e l’addestramento di personale per l’esecuzione di programmi di sviluppo operativo del sistema di allertamento per il rischio da maremoto.
Il 15 novembre 2018 sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n.266 le “Indicazioni alle componenti ed alle strutture operative del Servizio nazionale di protezione civile per l’aggiornamento delle pianificazioni di protezione civile per il rischio maremoto”.
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